Si è tenuta nel pomeriggio presso la sala conferenze della Casa del Calcio, sede della Federcalcio, la conferenza stampa della finale scudetto di futsal. Il momento sicuramente più atteso della stagione del calcio a cinque, al quale la Folgore si è presentata con ottime credenziali, forte di una serie di risultati positivi quasi impeccabile. L’avversaria, invece, si è rivelata lunedì sera al termine della seconda semifinale, vinta dalla Fiorita, che diventa dunque la seconda finalista.
Il direttore sportivo Edoardo Allasia e il capitano Giacomo Mainardi presentano così l’ultima partita della stagione, in programma a Fiorentino venerdì alle 21: “Sicuramente non ci siamo mai nascosti – le parole di Alllasia -, il mercato ha fatto capire che cosa la Folgore vuole anche nel futsal. La vittoria di Coppa ci ha dato la consapevolezza che non siamo 6-7 giocatori ma siamo 15. Siamo pronti, dobbiamo rimanere concentrati, perché di fronte abbiamo una squadra che ha una grandissima anima”. “Il nostro percorso ci ha portato consapevolezza, perché vincere aiuta a vincere – prosegue Mainardi -. la vittoria in Coppa ci ha aiutato a fare quello scatto in più nella mentalità. Ci siamo già affrontati una settimana fa (nei playoff, ndr), ma stavolta cambia tutto. Siamo consapevoli dei nostri mezzi, vogliamo dare il meglio per provare a ripeterci”.
Dall’altra parte il direttore sportivo della Fiorita Michele Della Valle è soddisfatto della seconda finale consecutiva e prevede una partita combattuta: “Nella finale cambia tutto, si riparte da 0-0, un episodio può decidere le sorti come succede nelle finali”. Lo spesso spirito combattivo lo mostra anche il capitano gialloblù Giacomo Bernardi: “Noi arriviamo più stanchi. Riconfermiamo la finale dell’anno scorso, che purtroppo abbiamo perso. I ragazzi li vedo molto motivati. La Folgore ha tutti i favori del pronostico, perché sapevamo già prima dell’inizio del campionato che per la rosa erano la squadra da battere: una settimana fa abbiamo perso 6-2, ma sono sicuro che i ragazzi daranno tutto.”