Storia

Gli anni ‘70 per il Castello di Serravalle sono anni di fermento. Nel 1972 la frazione di Falciano segue l’esempio di Dogana e così la Juvenes si ritrova una seconda società a competere nel castello. La denominazione Folgore viene scelta ricordando una omonima squadra italiana di Ospedaletto degli anni ‘50, ma c’è anche chi con quel nome ricorda la famigerata divisione divisione dei paracadutisti italiani. I colori sociali, giallo-rosso-nero, sono una sorta di “compromesso storico” fra i militanti e i simpatizzanti politici locali. La società nasce con un chiaro intento di promuovere il calcio giovanile, puntando sui calciatori originari di Falciano. Gabriele Gasperoni stila lo Statuto sociale e il primo Presidente è Giuseppe Ragini. Negli anni, la Folgore cresce in simbiosi con la comunità di Falciano, nasce una Cooperativa e collabora attivamente anche il parroco Don Arzilli. Fiore all’occhiello della società il florido settore giovanile che ha sfornato numerosi nazionali sammarinesi.

I primi successi

A distanza di oltre venti anni dalla fondazione, la Folgore sale per la prima volta sulla vetta del calcio sammarinese, fregiandosi del primo scudetto della sua giovane storia. La stagione 1996/97, infatti, è quella che vede la società di Falciano vincere la finale. La fine degli anni ’90 è prodiga di successi e infatti nella stagione successiva, quella 1997/98 arriva la conferma del titolo dell’anno precedente, mentre due anni più tardi la Folgore si cuce nuovamente lo scudetto sul petto, realizzando quindi un ciclo vincente ed estremamente ricco di soddisfazioni, con tre vittorie in quattro anni.

Coppa Uefa 2000/2001

L’anno 2000/01 sancisce l’inizio di una nuova era, quella della partecipazione dei club sammarinesi alle competizioni UEFA, inizialmente solo alla Coppa Uefa e successivamente anche alla Champions League. La Folgore è la prima squadra ad ottenere questo risultato prestigioso e nei preliminari affronta gli svizzeri del Basilea.

I valori sono nettamente diversi, ma non per questo si attenua l’entusiasmo con cui la squadra affronta l’importante impegno europeo, ben consapevole di essere la prima a San Marino e che quindi gli occhi di tutti sono concentrati su di lei. La gara di andata rimane nella storia per la rete di Alessandro Zanotti, la prima di una formazione sammarinese in Coppa UEFA. Un gol che mette in secondo piano il punteggio complessivo – il Basilea vince 5-1 a Serravalle e 7-0 in casa – e lascia in tutti coloro che l’hanno vissuta l’esperienza indimenticabile di essere entrati nella storia.

Le difficoltà dei primi anni 2000

La stagione 2000/01, dopo la parentesi estiva della Coppa UEFA, vede la Folgore giocare con lo scudetto cucito al petto e chiamata quindi a confermare il terzo titolo della sua storia. Un compito sempre difficile ma la grinta permette ai giallorossoneri di arrivare fino all’atto conclusivo, in finale contro il Cosmos. Il punteggio, però, sorride ai gialloverdi, che vincono 3-1 e succedono nell’albo d’oro proprio alla Folgore.

Gli anni seguenti sono difficili per la società di Falciano, che non riesce più a qualificarsi per i playoff e non può quindi giocarsi un posto tra le migliori di San Marino. Le cose migliorano leggermente quando, tra 2010 e 2012, la Folgore riesce a superare la fase a gironi di Coppa Titano e per tre anni consecutivi raggiunge i quarti di finale. La stagione successiva è decisamente migliore e sancisce il ritorno ai playoff di campionato: la post season, però, dura poco e, a dodici anni di distanza da quella precedente, la squadra di Falciano esce dopo due sconfitte.

L’inizio di un ciclo vincente

La strada è comunque quella buona e la stagione 2013/14 lo dimostra. Ai playoff la Folgore ci arriva come terza del gruppo B e percorre con decisione la strada che la porta diretta in finale. Di fronte, nell’atto conclusivo per l’assegnazione dello scudetto, che ora vale anche la qualificazione alla Champions League, c’è la Fiorita, una formazione difficile da affrontare, soprattutto quando la posta in palio è molto alta. I gialloblù di Montegiardino, infatti, fanno valere la loro maggiore esperienza e vincono 2-0. Ai ragazzi di Berardi resta comunque la soddisfazione di essere arrivati ad un passo dal successo più importante e in ogni caso la finale lascia un’eredità non da poco: la seconda partecipazione alle coppe europee.

Europa League 2014/15

3 luglio 2014 Folgore – Buducnost Podgorica 1-2 (30′ Raspopovic, 36′ Raickovic, 55′ Perrotta) berardi

Il 3 luglio 2014, quattordici anni dopo la prima volta, la Folgore si qualifica di nuovo per una competizione europea. L’urna di Nyon abbina la formazione sammarinese ai montenegrini del Buducnost Podgorica nella sfida valevole per il primo turno preliminare dell’Europa League, che ha preso il posto della Coppa UEFA. Nella partita di andata, giocata allo stadio di Serravalle, gli ospiti segnano due volte nel primo tempo, mentre ad inizio ripresa Francesco Perrotta segna un’altra, indelebile pagina con il gol che dimezza lo svantaggio. Se la gara tra le mura amiche regala grandi emozioni, anche quella di ritorno è positiva, anche se non giunge un altro gol: il Buducnost vince 3-0 e passa il turno.

2014/15: l’anno del triplete

La stagione 2014/2015 è sicuramente la più importante e ricca di emozioni per la squadra di Falciano, perché in sei mesi esatti – dal 28 aprile 2015 al 28 ottobre dello stesso anno – la Folgore inizia vincendo la Coppa Titano e il campionato e chiude con la Supercoppa. In mezzo i preliminari di Champions League con la trasferta in Armenia.

Al termine della fase a gironi di campionato e Coppa, la squadra di Nicola Berardi si qualifica come prima in entrambe le competizioni ed entra di diritto tra le favorite. Nella seconda metà di aprile si giocano i quarti e le semifinali della Coppa Titano, che decretano i nomi delle finaliste: Folgore e Murata. I giallorossoneri hanno fame di vittorie e riescono ad imporre le loro maggiori ambizioni sui bianconeri, che, invece, steccano l’appuntamento più importante. L’atto conclusivo è infatti a senso unico, con l’autorete di Bellucci che sblocca il punteggio di partenza, seguita dallo squillo di Christofer Genestreti e dalla doppietta di Michele Casadei, prima del sigillo finale ad opera di Luca Rossi.

Il 5-0 finale è un punteggio pesante e rappresenta il primo – e finora unico – successo nella Coppa nazionale, ma la serata di gloria ha ovviamente un ruolo molto importante nel lanciare la volata verso la doppietta. I playoff di campionato, infatti, cominciano pochi giorni dopo e con due vittorie la Folgore approda in finale da imbattuta. L’avversaria decretata dalla seconda semifinale è la Juvenes/Dogana, che dà vita ad una partita combattuta e per nulla scontata. Lorenzo Gasperoni dopo 24 minuti di gioco porta in vantaggio la squadra di Dogana e costringe Perrotta e compagni a riorganizzarsi. La reazione giunge sul finire di primo tempo proprio con il capitano che riporta il risultato in parità, poi Manuel Muccini ribalta la situazione a tre minuti dal 90′, seguito a ruota dal sigillo di Francesco Perrotta, uomo chiave di tutta la stagione e confermatosi tale con la doppietta che porta il quarto scudetto in casa Folgore.

Champions League 2015/16

La strepitosa conclusione di stagione inserisce la Folgore nell’albo d’oro, ma non c’è nemmeno il tempo di rendersi conto di quanto ottenuto che la Champions League chiama. Infatti, la squadra campione nazionale ha il diritto di giocare nella competizione europea più importante e così i ragazzi che hanno trionfato in Coppa Titano e in campionato devono prepararsi per un evento da sogno. Il sorteggio abbina Folgore e Pyunik, San Marino e Armenia. La gara di andata si gioca a Yerevan e la differenza tecnica non è così evidente, tanto che i padroni di casa trovano i due gol solamente a cavallo dei due tempi. Adolfo Hirsch scrive un’altra pagina di storia con la rete a metà ripresa che pesa tantissimo e che addirittura rimanda il verdetto alla settimana successiva, ossia al ritorno a Serravalle.

Il sogno, purtroppo, dura pochi minuti, perché Hovhannisyan sblocca subito la partita e Satumyan raddoppia a pochi secondi dall’intervallo. Se ormai il passaggio del turno è deciso, però, il carattere della Folgore non viene a mancare ed ecco che allora il gol di Traini premia gli sforzi prolungati nella ripresa: ancora una volta la squadra di Nicola Berardi si dimostra all’altezza del compito.

Supercoppa 2015

Pochi giorni dopo l’inizio della stagione 2015/16, si gioca sul sintetico del Federico Crescentini di Fiorentino la Supercoppa 2015 tra la Folgore e il Murata, finalista in Coppa Titano. L’atto che chiude definitivamente la passata stagione incorona ancora una volta la formazione di Falciano, che si può dunque fregiare del triplete. I valori in campo volgono a favore dei campioni di San Marino, che dopo soltanto 8 minuti passano in vantaggio con Francesco Perrotta e raddoppiano ad inizio ripresa grazie all’autorete di Graziosi. La squadra allenata da Nicola Berardi conclude un ciclo estremamente positivo e convincente, visto che i successi non sono giunti per caso ma sono stati fortemente voluti e meritati.

Nella stagione 2015/2016 la Folgore è la squadra da battere in entrambe le competizioni e scende in campo con la consapevolezza che se da una parte vincere è difficile, confermarsi lo è ancora di più. La regular season è positiva e chiude al primo posto il girone di Coppa e al terzo quello di campionato. Nei quarti contro il Tre Penne sono decisivi i calci di rigore, che volgono a favore dei biancazzurri: per i giallorossoneri la delusione è tanta e a questo punto devono concentrarsi sul campionato. La difesa dello scudetto è strenua e le vittorie su Pennarossa e Tre Fiori fanno sperare in un altra finale. Tuttavia, manca un ultimo passo, che risulta indigesto: la Folgore infatti scivola ancora una volta sul Tre Penne, sempre dopo i calci di rigore, e poi sulla Fiorita, che raggiunge la finale.

Europa League 2016/17

In virtù del successo in Coppa Titano della Fiorita, alla Folgore basta il terzo posto in campionato per ottenere ancora una volta l’accesso all’Europa. Questa volta a guidare il gruppo nel primo turno preliminare di Europa League c’è Luciano Mularoni, che sostituisce in panchina Nicola Berardi. Gli avversari sono i ciprioti dell’AEK Larnaca, una formazione ostica, che nella gara di andata chiude la pratica in poco più di mezzora.

Questa volta, per vedere un gol dei sammarinesi occorre attendere la gara di ritorno al San Marino Stadium, nella quale Traini porta in vantaggio i suoi, facendo sognare un’intera nazione. Nella ripresa le cose però si complicano, l’AEK segna ancora tre gol – ancora una volta doppietta di Trickowski e rete di André Alves – e chiude in rimonta 3-1.

Europa League 2017/18

Come l’anno precedente, anche nel 2016/17 la Folgore, pur partendo tra le favorite, non riesce ad esprimere tutto il proprio potenziale. In Coppa Titano si fa sorprendere dal Faetano nei quarti di finale, mentre in campionato si ferma ancora una volta ad un passo dalla finale. Il terzo posto è comunque sufficiente per centrare l’Europa League. Il cambiamento più significativo è in panchina, dove Oscar Lasagni prende il posto di Nicola Berardi, il quale, soddisfatto del proprio operato sulla panchina giallorossonera, è voluto tornare alla Fiorita. Per il nuovo allenatore, proveniente dal Cailungo, il primo approccio con il club coincide con la preparazione per una doppia sfida con la Valletta, formazione maltese. Il gruppo è carico, consapevole dei propri mezzi e intenzionato a giocarsi alla pari il primo turno preliminare.

La partita di andata, giocata nella capitale maltese, dimostra grande organizzazione dei ragazzi di Lasagni, che escono sconfitti per due disattenzioni che costano caro. Nucci e compagni tornano comunque a casa soddisfatti per aver messo in difficoltà gli avversari e affrontano la gara di ritorno con lo stesso spirito. Al San Marino Stadium le cose vanno anche meglio, perché i maltesi soffrono l’ottima partenza della Folgore e la partita viene fatta dai padroni di casa. Marco Bernardi ha una clamorosa palla gol per sbloccare lo 0-0 e, chissà, mettere in discussione anche il passaggio del turno, ma a porta vuota manda incredibilmente a lato. Una simile occasione non capita più ed è anzi la sfortuna a colpire: su un calcio di punizione Bianchi si tuffa, il pallone colpisce prima la traversa poi la schiena del portiere e si deposita in rete. Il risultato non cambia più e resta la sensazione di essere andati molto vicini all’inaugurare un nuovo capitolo della storia del calcio sammarinese. Non resta che provarci il prossimo anno.