TRE PENNE – FOLGORE 1-0 (1-0)
Marcatore: 33’ pt rig. Angelini

TRE PENNE (4-2-3-1):
Migani; Cesarini, Fraternali, Genestreti, Merendino; Patregnani, Chiaruzzi (19’ st Gasperoni); Palazzi, Gai, Ceccaroli (16’ st Ura); Angelini (33’st Santini).
A disp.: Lanzoni, A. Rossi, Zafferani, Cibelli.
All.: Stefano Ceci

FOLGORE (4-2-3-1):
Bicchiarelli; Sartori, Brolli, Bossa, Nucci; Sacco (19’ st Aluigi), Bezzi; Semeraro (13’ st Innocenti), Domeniconi (33’ pt Serafini), Bernardi; Badalassi.
A disp.: Venturini, Lessi, L. Rossi, Venerucci.
All.: Oscar Lasagni

Arbitro: Do Nascimento (And)
Assistenti: Parente – San Juan (And)
Quarto ufficiale: Guiu (And)
Ammoniti: Angelini, Palazzi (TP); Bossa, Sartori, Bezzi (F).
Angoli: 5-6
Recupero: 1’ pt, 3’ st

ACQUAVIVA – L’errato disimpegno di Bezzi, la firma dell’ex Angelini sul rigore che ne scaturisce e l’affannosa ricerca del pareggio. Potrebbe essere questo, in estrema sintesi, il riassunto dell’andata dei quarti di finale di campionato che punisce oltremodo la squadra di Oscar Lasagni, sconfitta da un calcio di rigore dell’attaccante ora in forza al Tre Penne.

DILUVIO La pioggia scende per tutti i 90’ e non dà tregua, influenzando in maniera consistente i controlli e le giocate. Tra i giallorossoneri manca solo Lorenzo Dormi, mentre va registrato il rientro tra i pali di Davide Bicchiarelli, alla prima presenza ufficiale nel 2019. Sartori è il primo a cercare Migani su punizione, con palla fuori di poco. Anche il club di Città si spinge in avanti ma non riesce a sfondare una difesa attenta e ordinata, che chiude sempre gli spazi. Fino alla mezzora, quando Domeniconi serve Bezzi, il quale attende forse troppo, sbaglia il disimpegno e consegna il pallone nella disponibilità di Palazzi, il cui tiro viene deviato da Bossa con un presunto fallo di mano. Per Do Nascimento, capo delegazione della quaterna andorrana, si tratta di calcio di rigore anche se il braccio è vicino al corpo e la decisione lascia spazio a qualche legittimo dubbio. Michael Angelini dagli undici metri fa un dispiacere non da poco agli ex compagni, soprattutto in una gara in cui gli episodi fanno la differenza e possono decidere le sorti del doppio confronto. Piove sul bagnato, è proprio il caso di dirlo, perché Domeniconi è costretto ad alzare bandiera bianca e a lasciare il posto a Serafini. Al tramonto del primo tempo un calcio di punizione nella zona Sartori alimenta i sogni dei sostenitori della Folgore, che però vedono la palla, calciata dal terzino destro, sbattere contro la barriera e terminare la propria corsa tra i guanti di Migani.

TENACIA Le condizioni climatiche volgono ovviamente a favore di chi deve gestire il risultato, le sostituzioni cercano di dare maggiori alternative per arrivare in porta ma in definitiva si sente la mancanza di un fantasista come Lorenzo Dormi, che forse avrebbe potuto trovare uno spunto importante se non decisivo. Riccardo Aluigi, di nuovo in campo dopo la lunga squalifica, mette in mezzo l’ultimo pallone della gara, con la speranza che possa diventare la base per un ritorno da gestire. Invece tra sette giorni ci sarà da sudare: regolamento alla mano, in virtù del miglior piazzamento sarà sufficiente una vittoria per andare avanti. Ed è abbastanza per crederci.